I fatti sono raccontati da Francesca Ambrosoli, figlia primogenita, che ricorda nelle pagine anche spaccati di vita familiare legati al padre, fino all’impegno suo e di tanti a coltivare la memoria collettiva di questo testimone della legalità a 40 anni di distanza dalla sua morte.
Con gli occhi di allora e la maturità di oggi, Francesca (che viene chiamata nelle scuole a portare la sua testimonianza) racconta a studenti e giovani ciò che è accaduto, prima e dopo la morte di suo padre: la lezione di vita che la figura dell’avvocato Ambrosoli rappresenta ancora per le generazioni di oggi e di domani.
Il volume – in libreria dal 27 giugno – è curato da Luisa Bove e arricchito dalla prefazione di don Luigi Ciotti, oltre che dalla lettera-testamento di Giorgio Ambrosoli alla moglie Annalori e da un contributo di Isabella, figlia del maresciallo Silvio Novembre.
Luisa Bove (1964), giornalista professionista, lavora nella redazione di ChiesadiMilano.it e del mensile della Diocesi ambrosiana Il Segno e dell’inserto Milano7 di Avvenire. Nel 2008 ha ricevuto il premio giornalistico indetto dalla Croce Bianca di Milano nel suo centenario. Ha pubblicato, tra altri titoli, per l’editrice Monti Carlo Maria Martini, una voce nella città (2003); per In dialogo Il giorno in cui mio padre non morì (2016) e Teresio Olivelli. Il coraggio della fede (2018); per Paoline Don Carlo San Martino e la sfida educativa (2019); per Mursia Alpini di Dio [Teresio Olivelli 1916-1945] (2019); per IPL Bruno Varacalli un poliziotto sempre in pista (2019) e Nate due volte. Storie di donne resilienti (2020); per Erickson Quirino Quisi. Un uomo, un medico, un sogno (2021).
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